La Blefaroplastica (chirurgia delle palpebre) può essere praticata contemporaneamente sia alle palpebre superiori che su quelle inferiori (borse, occhiaie, palpebre cadenti). All’intervento residuano cicatrici minime, occultate nelle naturali pieghe palpebrali. L’intervento viene praticato in anestesia locale o in anestesia generale, con un ricovero di un giorno. Le medicazioni dipendono dal singolo caso clinico e dalla tecnica impiegata. Il risultato tende a stabilizzarsi nel giro di poche settimane. L’intervento non interferisce con le capacità visive.
Prima dell’intervento di Blefaroplastica
- Informare il chirurgo di qualsiasi eventuale trattamento con farmaci;
- Sospendere l’assunzione di medicinali contenenti acido acetilsalicilico;
- Sospendere o ridurre il fumo almeno una settimana prima dell’intervento.
- Segnalare tempestivamente l’insorgenza di raffreddore, mal di gola, tosse, malattie della pelle.
- La presenza di un’accompagnatrice/ore, che può essere utile;
- Procurarsi un paio di occhiali da sole, utili per mascherare le inevitabili ecchimosi perioculari.
Alla vigilia dell’intervento di Blefaroplastica
- Lavare i capelli e rimuovere eventuale smalto dalle unghie delle mani e dei piedi;
- Non assumere cibi né bevande;
Dopo l’intervento di Blefaroplastica
- Alla dismissione farsi accompagnare a casa in automobile;
- Riposare alcune ore con impacchi ghiacciati sugli occhi e sulla fronte; è utile proseguire tale pratica per alcuni giorni.
- La visione, nei primi giorni, sarà disturbata dalla presenza dei cerotti che non permettono la normale funzione palpebrale.
- Per un paio di settimane non portare lenti a contatto né forzare la vista. E’ opportuno proteggere tutto il giorno la regione orbitarla con un paio di occhiali, meglio se scuri ed ampi, che saranno molto utili anche per riprendere immediatamente i contatti sociali.
- Dopo un paio di settimane è possibile ritornare al lavoro un’attività anche se è opportuno prevedere un periodo di riposo, fino alla rimozione dei punti.